Un progetto pedagogico concepito in Italia e sviluppato in India per formare giovani più consapevoli e con una coscienza planetaria, aiutandoli non solo a conoscere il senso delle meraviglie del mondo, ma anche a capire le realtà interiori.
Relatori:
Luigina De Biasi
(cofondatrice Alice Project)
Daniele Spero
(SAE – Segretariato Attività Ecumeniche di Venezia)
Giovedì 16 maggio h 17.00
Teatro dei Frari, Calle drio l’Archivio, S. Polo 2464/Q
info tel. 041.710487
Il Progetto Alice è una sperimentazione educativa avviata in Italia negli anni ’80 da due insegnanti trevigiani della scuola pubblica, Valentino Giacomin e Luigina De Biasi, ispirati dall’insegnamento dei Lama Yeshe e Zopa e fondatori di Universal Education.
A partire dal ’94 è stata trasferita in India con la creazione di più scuole e l’avviamento di numerosi progetti educativi e di promozione sociale per le categorie più svantaggiate, come i bambini-lavoratori. Dai suoi inizi a Sarnath-Varanasi, e successivamente nelle zone rurali di Barbatta Bodhgaya e Arunachan Pradesh, sono sorte anche altre scuole a Taiwan e a Bogotà in Colombia. Le scuole indiane sono frequentate da circa 1000 studenti, dalla materna all’ università.
Il concetto base del progetto riguarda l’unità oltre le divisioni create dalle nazionalità, dalle tradizioni, dalle religioni, per una società multiculturale e pluralista. L’obiettivo non si ferma all’aspetto sociale, ma coinvolge anche la persona nella relazione con sé stessa. Da qui la ricerca di un’unità psicologica, al di là delle separazioni create dalla mente conflittuale che impedisce la realizzazione di una personalità armonica. Attraverso questo tipo di educazione (conoscenza scientifica e psicologica) si favorisce lo sviluppo di una umanità integrale. Ciò significa aiutare ragazzi e adulti a conoscere la realtà esterna ed interna, senza discriminazioni e a sviluppare alcune qualità della mente (memoria, concentrazione, visualizzazione) che molti adulti hanno perduto per mancanza di esercizio nella loro infanzia.
Alice è un progetto pedagogico che aiuta a conoscere il senso del mondo esterno, ma anche a capire le dimensioni interiori (il mondo delle meraviglie di Alice) proponendo un percorso didattico-educativo di autoconoscenza, attraverso lo sviluppo della consapevolezza, intesa come capacità di essere “presenti” a se stessi per favorire un processo di distanziamento tra l’io e le sue funzioni (pensieri, ricordi, immagini, emozioni).
Abbiamo bisogno di una nuova rivoluzione educativa per prevenire la sofferenza mentale e la distruzione ambientale del pianeta. Il Progetto Alice dimostra che questa rivoluzione è possibile, dobbiamo soltanto impegnarci a coltivare le nostre menti.
Per saperne di più:
www.aliceproject.org/archive/2007/Volantino_MOSTRA_RAGAZZI_ALICE.pdf
